Cliente
Privato
Città
Milano / Washington
Anno
2021
Mq
80
Richiesta cliente
La richiesta è stata quella di creare uno spazio che valorizzasse la presenza del grande terrazzo che caretterizza l’abitazione, la creazione di una cucina funzionale, l’aggiunta del secondo bagno. Il tutto, pensando ad un interior design il cui punto di partenza fosse l’uso dei tappeti persiani già posseduti della proprietaria di casa.
Focus progetto
Siamo nel quartiere Washington, Sud-Ovest di Milano. Ultimo di cinque piani, l’appartamento si trova all’interno di un edificio anni ’50 ed è caratterizzato da una pianta sviluppata in lunghezza. La distribuzione avviene attraverso un corridoio che collega i locali principali, i quali godono della presenza di un grande terrazzo esposto a Sud, che si estende lungo tutta la facciata.
Da subito, l’obiettivo è stato quello di portare in casa quanta più luce possibile, attraverso l’ingrandimento delle porte finestre e l’interruzione del corridoio, contro altare delle timide aperture esistenti.
Entrando nell’appartamento e superato l’ingresso, ci si trova nella zona giorno, ampliata attraverso la creazione di due varchi che annettono parte del vecchio andito alla zona living. Ulteriore apertura è stata data accorpando la cucina alla zona divani: un unico ambiente, dunque, servito da tre grandi porte finestre che inondano di luce le superfici interne creando un continuum con il terrazzo esterno.
La zona notte, precedentemente caratterizzata da due grandi stanze da letto e un bagno, è stata riprogettata aggiungendo il secondo servizio igienico/lavanderia richiesto dal Committente. L’interior design, pensato per conferire un carattere vagamente esotico che desse una nuova casa ad una collezione di tappeti persiani, è caratterizzato dall’utilizzo di materiali naturali. Il parquet in rovere spazzolato, posato a spina di pesce francese, dona una nuova superficie a tutta la casa, salvo qualche eccezione. Nel bagno principale, infatti, è stata utilizzata una resina opaca e marezzata nei toni del verde polveroso, sia sul pavimento che su tutta la parte terminale del locale che ospita una doccia; quest’ultima, delimitata da due spallette dagli spigoli morbidi, si accosta a superfici rivestite in ceramica in tinta, colorata in pasta, a forma di losanga. “Un bagno di verde” con un linguaggio che riporta al ricordo dell’Oriente.